Calcio verso la ripresa ma non mancano dubbi e perplessità

23.05.2020 17:45 di Marco Ceccarini   vedi letture
Calcio verso la ripresa ma non mancano dubbi e perplessità
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Livorno - Il calcio italiano marcia verso la Fase 3, quella del ritorno in campo per terminare la stagione agonistica, ma non senza perplessità e dubbi. Con la pubblicazione del protocollo della Figc per la ripresa degli allenamenti collettivi, aggiornato sulla base delle indicazioni fornite dal comitato tecnico scientifico del governo, le squadre professionistiche e gli arbitri potranno tornare a svolgere allenamenti a regime, con tanto di partitelle, esercizi in gruppo con o senza pallone.

La strada è stata indicata dal ministro dello Sport, Spadafora, che ha precisato: "Con il via libera definitivo del comitato scientifico abbiamo pubblicato il protocollo che consente alla Serie A di riprendere gli allenamenti. Lunedì riceverò dalla Federcalcio le nuove regole proposte per la ripresa del campionato. Il mio impegno è di fare in modo che il 28 maggio si possa già avere l'orientamento del comitato tecnico scientifico per decidere insieme se ci sono o meno le condizioni per riprendere e quando". Nel documento confluiranno sia le nuove indicazioni sanitarie della commissione medica della Figc che le indicazioni logistiche sullo svolgimento delle partite come il numero di soggetti ammessi, al massimo trecento persone, cento per ognuna delle tre aree individuate, tecnica, spalti, esterno stadio, le regole per l'ingresso e l'uscita dal campo delle squadre (con tempi diversi per evitare assembramenti nel tunnel, niente foto o strette di mano, via bambini o mascotte, ndr) ed i comportamenti da tenere con gli arbitri (i giocatori non potranno più protestare e non potranno avvicinarsi a meno di un metro e mezzo di distanza).

Detto tutto ciò, non vengono meno dubbi e perplessità in merito alle decisioni prese o che si stanno per prendere. In particolare in Serie B e in Serie C, infatti, non manca chi si esprime in modo contrario rispetto alle scelte prospettate dagli organismi calcistici.