Forti junior: "Il mio sogno è riportare in alto la Libertas"

08.07.2015 18:16 di  Alessandro Guerrieri  Twitter:    vedi letture
Forti junior: "Il mio sogno è riportare in alto la Libertas"

Livorno – Francesco Forti, figlio d’arte, ovvero figlio di quell’Andrea Forti che è stato una delle colonne della vecchia Libertas ai tempi della Serie A1, è un giocatore della nuova Libertas, impegnata a tornare in categorie più consone al prestigio del club. Questa è la sua prima intervista, fermo restando che lui nelle giovanili della squadra che fu del padre è cresciuto cestisticamente.

La prima domanda è scontata ed ovvia. Quanto ha influito sulla tua scelta il fatto che tuo padre Andrea sia stato una bandiera della Libertas ?

“Che dire, questi colori me li sento stampati addosso da quando sono nato, ci sono cresciuto assieme e fanno parte di me. Direi, per sintetizzare, che hanno influito molto nella mia scelta”. 

Tuo padre fu l’autore del canestro o non canestro nella famosa finale scudetto con Milano. Ti ha mai parlato di quell’episodio?

“Quel canestro ormai è acqua passata. Me lo sono sentito rammentare talmente tante volte che poi ormai c’ho fatto l’abitudine… Purtroppo è andata come è andata. Io a babbo dico sempre che lui uno scudetto al petto c’è lo ha! Perché in realta è così. La Libertas vinse quello scudetto!”.

Che sensazioni provi a vestire la canotta indossata anni fa da tuo padre?

“Vestire questa maglia, indossare questi colori, regala un’emozione unica. Rivivo il passato di mio padre, ma darò l’anima per regalare un futuro roseo a questi colori. Con mio padre da piccolo scherzavo sempre, gli dicevo che in futuro avrei riportato la Libertas ai piani alti. Speriamo che il mio ingaggio possa essere l’inizio di una nuova favola, già vissuta da mio padre! Ho voglia di tornare a vedere quelle persone, che un tempo gremivano il Pala Macchia , tifare Libertas, perché la passione dei nostri tifosi non è mai cessata, anzi. Tanto che spesso vivendo la città si incrociano tanti tifosi del tempo. Il passato è però alle spalle, bisogna incominciare a guardare avanti! Sono sicuro che possiamo rinverdire gli antichi fasti. Mi sembra di vivere un sogno, farò di tutto perché diventi una splendida realtà”.

Che impressione hai avuto della società?

“Della società ho avuto un’ottima impressione. Mi hanno trasmesso gran voglia di far bene e soprattutto di rifarsi . Ed è proprio questa voglia che mi ha convinto, ho pensato: voglio far parte del progetto Libertas”.

Raccontaci in poche parole la trattativa che ti ha portato a casa Libertas?

“Avevo richieste anche da squadre di categoria superiore, ma in questo momento della mia carriera avevo bisogno di fiducia e di mettermi alla prova in una situazione nella quale credevo. Le idee e il progetto Libertas sono esattamente ciò che cercavo”.

Quali sono le tue caratteristiche?

“Gioco playmaker, mi piace far girare la squadra, ma al tempo stesso prendere iniziativa! Mi piace assistere i compagni e cercare io stesso il canestro, magari puntando sul tiro da tre punti. Ma toccherà ai miei nuovi tifosi, che spero numerosi, imparare a conoscermi ed apprezzarmi”.

Presumo tu abbia già parlato con il coach della prima squadra, Gabriele Pardini, e se sì che impressione hai avuto?

“Se sono qui lo devo soprattutto a lui e alla sua idea di questo progetto! Già dal primo incontro si è creato il giusto feeling. Avverto molta fiducia da parte del coach e spero di ricambiare. Una cosa è certa, e la condividiamo insieme, il mio obiettivo di quest’anno è la promozione!”.

Per ultimo una curiosità, quale sarà il tuo numero?

“Non ne abbiamo ancora parlato ma mi piacerebbe indossare la maglia numero 4. E’ stato il numero di mio padre ed è stato il mio numero ovunque sono andato”.