Giustizia sportiva, chiesta la retrocessione del Figline

10.08.2022 14:31 di  Marco Ceccarini   vedi letture
Giustizia sportiva, chiesta la retrocessione del Figline
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Firenze – Retrocessione all’ultimo posto del campionato di Eccellenza regionale con la conseguenza di dover disputare, nella prossima stagione, il torneo di Promozione regionale.

Questa è la richiesta che il sostituto procuratore della Federcalcio, Mario Taddeucci Sassolini, ha avanzato nei confronti della società del Figline Calcio sulla base delle accuse, mosse ad alcuni suoi tesserati, di aver volutamente provocato la sconfitta per 5 a 1 contro il Tau Altopascio al fine di porsi in una situazione di vantaggio, costringendo Tau e Livorno a giocarsela senza tatticismi nell’ultimo turno allo stadio d’Ardenza (poi vinse il Tau Altopascio, ndr), nella lotta per la promozione in Serie D nella poule promozione a tre dello scorso campionato di Eccellenza.

La Procura federale ha inoltre chiesto l’inibizione per cinque anni dell’ex direttore sportivo del Figline, Emiliano Frediani, nonché di quattro anni e sei mesi a carico del presidente Simone Simoni e dell’allenatore Marco Becattini. Per i giocatori valdarnesi Vanni Burzagli, Andrea Saitta e Mattia Privitera, invece, sono stati chiesti, per ciascuno, nove mesi di squalifica e un anno e mezzo di servizio di volontariato.

Il Tribunale federale ha ammesso il Livorno come terzo interveniente. Ciò significa che rappresentanti della società possono presenziare al procedimento in corso a Firenze presso l’aula magna del centro tecnico di Coverciano e che la società amaranto, rimasta esclusa dai due posti in palio per la Serie D, avrà facoltà di impugnare una eventuale sentenza ritenuta “sgradita”.

Il processo sportivo a carico del Figline Valdarno e di alcuni suoi tesserati o rappresentanti è iniziato oggi, mercoledì 10 agosto, a Coverciano. La sentenza della giustizia sportiva, che potrà essere dunque impugnata sia dal Figline che dal Livorno, potrebbe arrivare già domani o dopodomani.