Editoria. Tamburini porta a Roma “Il prezzo da pagare”

23.05.2023 20:21 di  Gianluca Andreuccetti   vedi letture
Stefano Tamburini
Stefano Tamburini
© foto di Giornalisti Italia

Roma – Prosegue senza soste l’iter delle presentazioni in giro per l’Italia de Il prezzo da pagare, ultima fatica in ordine di tempo di Stefano Tamburini, affermato giornalista e scrittore nativo di Piombino.

Dopo essere stato fatto oggetto di numerose recensioni e di svariate presentazioni in su e in giù per l'Italia, il libro è pronto a proseguire la risalita dello Stivale e a fare tappa a Roma, non senza prima aver lambito la provincia di Salerno, fermandosi a Cava de’ Tirreni (martedì 23 maggio) e a Scafati (mercoledì 24 maggio).

Quanto alla presentazione che avverrà a Roma giovedì 25 maggio alle ore 17 e la cui organizzazione ha visto coinvolti un paio di amici di Amaranta, c’è da dire che si parlerà del volume all’interno dei locali dell’Istituto Comprensivo "Minerva", ex Istituto del Sacro Cuore, sito al civico n. 83 di Viale Battista Bardanzellu, in zona Colli Aniene: l’evento, organizzato dalla locale Sezione Soci Unicoop Tirreno “Valli Aniene” si inserisce all’interno de “Il Maggio dei libri” e, in quanto tale, è promosso dal Ministero della Cultura e ha ricevuto il patrocinio del Municipio IV di Roma. A moderare l’iniziativa, nei panni di presentatore dell’iniziativa, sarà presente Luigi Carletti, scrittore ed editore nato a Piombino e residente da tempo a Roma.

Il prezzo da pagare, testo pubblicato in principio d’anno dalle Edizioni Il Foglio e semifinalista al premio Bancarella Sport, è un percorso attraverso le storie di trenta (più uno) protagonisti dello sport di entrambi i sessi, noti e meno noti, uniti tra loro dal dover passare attraverso gravi e pesanti rinunce per trovare successo nello sport, dal veder riconosciuti i propri meriti solo a grande distanza di tempo oppure dal dover mettere a rischio perfino la propria vita pur di raggiungere l’agognato successo (Ondina Valla, Bruno Neri, Carlos Caszely e Hakan Sukur, solo per fare alcuni nomi).

La prefazione è stata scritta dall’onorevole Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 2013 al 2018, la quale ha tenuto a precisare sia che «lo sport è solo lo sfondo di un palcoscenico più importante, quello dei diritti umani e civili, in un mondo che cresce e diventa migliore, attraverso contributi di vario genere, che passano dall’educazione e in qualche caso anche dalla ribellione» sia che «nelle pagine di questo libro ci sono imprese di donne e uomini che hanno vinto anche perdendo le sfide che stavano affrontando». Si tratta, per l'appunto, di «avventure che accarezzano, e in qualche caso dipingono con i toni della commozione, uno scenario di conquiste che tutelano la personalità dell’individuo, la libertà di pensiero, di riunione, di religione. E anche i diritti alla diversità, a essere minoranza senza timore di esprimersi».

Nato a Piombino il 25 febbraio 1961 da padre piombinese e madre elbana, Stefano Tamburini porta avanti sin da giovanissimo la passione per il giornalismo bussando, già alla fine del liceo, alla porta della redazione piombinese del quotidiano Il Tirreno. Nel corso della sua lunga carriera, ha alternato la direzione di alcuni importanti quotidiani (Corriere Romagna, Agenzia Agl, la Città di Salerno e Il Tirreno) con collaborazioni finalizzate alla realizzazione di settimanali (Autosprint) o di inserti di quotidiani (Il Centro) e, proprio da una serie di ritratti di “Ribelli” dello sport realizzata per quest'ultimo, adeguatamente ampliata e riveduta, nasce l’idea di questo libro.