Bordocampo. Alla via così

07.02.2016 10:39 di  Emilio Guardavilla  Twitter:    vedi letture
Bordocampo. Alla via così
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Livorno – L’effetto terapeutico della vittoria esterna ha condizionato positivamente il lavoro dell’intera settimana, rinfrancando l’ambiente e resuscitando slanci emozionali mai del tutto rinnegati. Un toccasana tanto agognato quanto efficace per ripartire da dove ci eravamo fermati e dare un senso ad una stagione al momento indecifrabile. Alla quarta di ritorno si chiedono conferme, si esigono prove concrete per dimostrare che a Brescia non è stato un fuoco di paglia. Con la Ternana serve una prova maiuscola che scacci gli scetticismi e che riporti l’entusiasmo anche fuori dal campo. Una vittoria che riporti la gente allo stadio.

I pochi fedelissimi hanno applaudito un buon primo tempo, vinto ai punti per il gioco espresso, le azioni costruite e le relative conclusioni. Il tabellino parla di una netta superiorità del Livorno, il pareggio va stretto anche se, per come si è giocato, lascia ampi spazi all’immaginazione. Il modulo speculare di Breda sfoggia un discreto potenziale offensivo, una buona mediana ma una linea difensiva che non sembra affatto infallibile.

All’inizio della ripresa si assiste al calo fisiologico della squadra, un quarto d’ora in cui i rossoverdi producono il massimo sforzo e il Livorno fa fatica a ritrovarsi. Panucci vede e provvede. Bunino per Baez e Biagianti per Luci sono il quid che può risolvere la situazione. La fase offensiva si fa più fluida. Il pubblico intuisce e reagisce. La Nord persegue nella sua contestazione ma solo per iscritto. Al 30° Jelenič si defila sulla sinistra e centra per Biagianti che trafigge in estirada l’incolpevole Mazzoni. Mentre lo speaker osanna tre volte le gesta de “Il catalizzatore” con il numero 27, tutta la panchina si fa tre quarti di campo per abbracciarlo. Fotogrammi belli come quelli del gol appena segnato.

Nei rimanenti 15’ di gioco e i 4’ di recupero il Livorno contiene senza affanni evidenti la reazione delle fere, di certo non impeccabili per lucidità e concretezza, e mantiene il risultato fino al triplice fischio. L’altra buona notizia arriva direttamente dal taccuino del signor Lorenzo Illuzzi della sezione di Molfetta. Non ci sono ammoniti tra i nostri come non succedeva da tre mesi quando a Vercelli perdemmo di misura con la Pro senza giocare.

Nella seconda partita con il nuovo timoniere la rotta non è stata invertita; è stata corretta quel tanto che basta per affrontare il lungo viaggio. Alla via così.