Riflessioni sul nuovo stadio

15.02.2017 22:14 di  Davide Lanzillo  Twitter:    vedi letture
Riflessioni sul nuovo stadio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Livorno - Nuovo stadio. Un argomento che ritorna periodicamente sulle cronache livornesi, tra progetti, ipotesi, ma mai niente di concreto. Il primo a parlare di un progetto con al centro un’importante ristrutturazione dell’Armando Picchi fu la giunta di Gianfranco Lamberti, nell’ormai lontano 2002. In seguito anche Alessandro Cosimi tornò sull’idea, ma anche in questo caso alle parole seguì il nulla. Adesso è il momento dell’attuale sindaco Filippo Nogarin, che rilancia il progetto della Cittadella dello Sport e della costruzione di un nuovo stadio, da ottenere rimodellando l’attuale impianto. Il modello? Il Friuli di Udine, con ventimila posti di capienza e una struttura interamente coperta, tutto impreziosito da spazi destinati ad un uso prettamente commerciale. Insomma, un salto nell’avanguardia europea. C’è un “ma” però, un “ma” enorme: i costi. Chi sarà disposto a versare i trenta milioni di euro richiesti dalla realizzazione del progetto? Dove sono i fantomatici imprenditori interessati di cui parla ormai da mesi l’attuale primo cittadino? Se davvero esiste qualcuno interessato, è il momento di uscire allo scoperto: il Picchi è ormai sempre più fatiscente, sempre più in condizioni di degrado con il trascorrere dei giorni. Uno stadio che rischia di veder prima o poi revocata la propria agibilità, magari non per la Lega Pro (dove i requisiti sono minimi), ma per le categorie superiori, nelle quali ci auguriamo di riveder giocare il Livorno il prima possibile. E pensare che sarebbero bastati piccoli e periodici interventi di manutenzione per evitare di arrivare all’attuale situazione… Adesso siamo arrivati a un punto di non ritorno: bisogna intervenire. Il tempo delle chiacchiere è ormai finito.