Tempo al tempo

24.09.2014 09:24 di  Marco Ceccarini   vedi letture
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Livorno - Prima vittoria interna, per il Livorno, in questo campionato cadetto del Centenario. Fatto salvo che il Varese, avversario di turno, nelle ultime due trasferte aveva incassato ben otto gol equamente divisi quattro e quattro, il merito degli amaranto, ieri sera, è stato indiscutibile.
La squadra di Gautieri, con Gonnelli più che sufficiente al debutto in Serie B e Moscati estremamente efficace nell'inconsueto ruolo di terzino destro, ha costruito la vittoria nel primo tempo, grazie a un infaticabile Mosquera, alle giocate di Siligardi e soprattutto alla capacità finalizzatrice di Vantaggiato. Il Varese, da parte sua, è apparso intimorito e un po' alla volta ha alzato bandiera bianca.
Nel secondo tempo, la squadra amaranto ha consolidato il dominio e soltanto il palo ha impedito a Cutolo, che già aveva preso un legno a Bari, di consegnare al Livorno il meritato raddoppio.
Unica nota stonata, nella fase finale, l'assedio subito da Varese, che una volta assorbito il colpo, ma solo nell'ultimo quarto d'ora, ha tentato l'assalto all'arma bianca. La squadra di Gautieri è però stata brava a non capitolare.
Era dallo scorso mese di marzo, quando in Serie A sconfisse il Bologna, che gli amaranto non vincevano allo stadio d'Ardenza. Ed era addirittura dai primi di novembre dell'anno passato che il Livorno finiva un match senza subire gol in casa. Il fatto di aver finalmente vinto, e di averlo fatto senza prendere reti, è un fatto positivo e va sottolineato.
Ma l'aspetto veramente positivo è che il gioco, ancora da migliorare, è apparso in netto miglioramento. E questo, sia chiaro, al di là degli schemi adottati. Nella prima frazione gli amaranto hanno creato diverse interessanti occasioni. Nel secondo tempo, invece, la squadra è stata forse meno incisiva. Ma come non considerare che, a quel punto, era la formazione biancorossa di Bettinelli a dover rincorrere?
In ogni caso, come ha evidenziato lo stesso Gautieri nel postgara, queste partite vanno sapute chiudere con la giusta cattiveria agonistica. Ed è, questo, un aspetto su cui il mister sta lavorando. Diamogli tempo. Intanto alla squadra non mancano grinta ed orgoglio, non manca il saper soffrire e lottare, e visto che siamo solo all'inizio del campionato, tutto sommato, c'è di che essere soddisfatti e non pessimisti. Neanche Roma, d'altronde, fu fatta in un giorno.