Serie D. Figline-Livorno, le pagelle degli Amaranto

14.04.2024 23:43 di  Gianluca Andreuccetti   vedi letture
Filippo Bellini
Filippo Bellini
© foto di Amaranta.it

Figline Valdarno – Il Livorno di mister Niccolò Pascali esce sconfitto dallo Stadio “Goffredo del Buffa” di Figline Valdarno e dice probabilmente addio alle residue speranze di primato: ora gli amaranto faranno bene a guardarsi le spalle dal Seravezza Pozzi e dal Ghiviborgo, rispettivamente a -2 e a -6, se davvero vogliono ottenere una posizione in classifica utile in vista della composizione della prossima griglia playoff.

Facchetti. I mezzi tecnici non si discutono così come non si discute l’importanza di alcuni degli interventi compiuti oggi, ma l’errore con cui obbliga l’arbitro Lascaro a fischiare il calcio di rigore è simile, quanto a effetto prodotto sul risultato, a quello di Bagno di Gavorrano contro il Folgav. Voto: 5,5.

Frroku. Sceso per la prima volta in campo in occasione del debutto in panchina di Fabio Fossati, torna a calcare il terreno di gioco in occasione del debutto in panchina di Niccolò Pascali: parte bene ma si guadagna la sostituzione in avvio di ripresa quando lascia libero Zellini di crossare per la testa di Bruni. Voto: 5.

(9' st Fancelli. Spaesato: come prima e più di prima. Come è possibile pensare che un giocatore, pur delle sue qualità, possa dare il meglio di sé tornando in campo a distanza di 11 settimane dalla sua ultima apparizione? Qualcuno salvi questo valido giocatore dall’anonimato in cui si sta cacciando. Voto: 4,5).

Ronchi. Si fa vedere in fase offensiva con costante regolarità per tutto l’arco della partita e, diversamente rispetto ad altre occasioni, non si macchia di eventuali frittate o patatrac, ma non riesce a condurre in un porto sicuro la nave prossima all’affondamento. Voto: 5,5.

Brenna. Un’espulsione tanto ingiusta quanto prevedibile lo penalizza oltremodo, ma denota troppa ingenuità lasciando la propria squadra in inferiorità numerica nel tentativo di fermare la discesa di Zellini. Voto: 4,5.   

Curcio. Ammonito dopo 20 minuti di gioco, il ragazzo sembra quasi svagato e giocare controvoglia: a un certo punto, è lo stesso capitano a fargli notare l’inconsistenza della sua prestazione senza tuttavia sortire effetti. Voto: 4.

Bellini. Schierato insolitamente nel ruolo di mezzala sinistra anziché nel ruolo di mezzala destra, si rivela a lungo andare il migliore dei suoi: serve l’assist per il gol di Giordani, lotta su ogni pallone, non si dà mai per vinto e conquista alla sua maniera un evitabile cartellino giallo, che gli costa almeno mezzo punto. Voto: 6,5.

Luci. Sempre dentro la partita, con tutti i suoi pregi e con tutti i suoi difetti: chiede il cambio subito dopo essere stato ammonito. Voto: 6.

(20' st Likaxhiu. In conferenza stampa Pascali dirà di essere stato costretto a sostituire Luci con Likaxhiu in conseguenza di una precisa richiesta da parte del capitano: sta di fatto che, con l’albanese in campo al posto di Luci, il Livorno non riesce più a tenere un pallone a centrocampo. Voto: 5).

Nardi. L’inversione di Nardi con Bellini, con Bellini nel ruolo di mezzala sinistra e Nardi nel ruolo di mezzala destra è uno dei grandi dubbi sull’impostazione tattica della gara pensata da Pascali, tanto più che, dalla parte di Nardi, manca completamente il filtro difensivo e Diarra è libero di fare il bello e il cattivo tempo. Voto: 5.

Giordani. Non fa molto, ma fa la cosa più importante: il gol. La sua sostituzione toglie imprevedibilità e profondità all’azione del Livorno. Voto: 6.5.

(1' st Schiaroli. Fa il compitino, ma i giocatori del Figline arrivano da tutte le parti e può limitarsi soltanto a contenere i danni. Voto: 5,5).

Cori. Parte bene e, fino a un certo punto dell’incontro, meriterebbe persino la sufficienza per la dedizione con cui si applica alla causa: a seguito dell’inferiorità numerica, tuttavia, le distanze tra i reparti si ampliano e, a lungo andare, si trasforma gradatamente in un corpo estraneo e viene sostituito. Voto: 5,5.

(27' st Rossetti. Entra subito dopo il gol di Torrini, quando la partita ha già abbondantemente preso una piega pericolosa per gli amaranto, ma non aggiunge niente se non un pizzico di freschezza in più rispetto a Cori. Voto: 5).

Menga. Parte bene rendendosi più volte pericoloso in area gialloblù e guadagnandosi il ruolo di vera e propria spina nel fianco per la retroguardia della squadra di Stefano Tronconi: è uno dei più penalizzati dalle conseguenze dell’espulsione di Brenna e, a distanza di pochi minuti, viene sostituito. Voto: 6. 

(9' st Marinari. Al debutto assoluto in prima squadra, assume la punta centrale come riferimento e cerca di girarle intorno nel tentativo di crearsi degli spazi e di sfruttare le spizzate, prima, di Cori e, poi, di Rossetti. Da rivedere. Voto: 6).

All.: N. Pascali. Buona la prima fino al 45’ pt: poi, la squadra affonda gradualmente, vittima dell’espulsione di Brenna, della sostituzione di Luci e di alcune lacune ataviche a cui, evidentemente, non è possibile porre rimedio nell’arco di una settimana. L’inversione delle posizioni di Bellini e di Nardi sulla linea dei centrocampisti lascia più di qualche dubbio. Voto: 5,5.

Le pagelle del Figline

Pagnini 6.5; Dema 6, Simonti 6.5, Ficini 6, Zellini 7; Torrini 6.5, Sesti 6, Cavaciocchi 6 (11' st Saccardi 5.5); Diarra 6.5 (38' st Costantini sv), Bruni 7 (49' st Iaunese sv), Zhupa 6. All.: S. Tronconi 7.