Ex amaranto. Morgia ricorda il suo maestro Losi

07.02.2024 10:20 di  Gianluca Andreuccetti   vedi letture
Giacomo Losi
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Giacomo Losi
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Lucca – Poche ore dopo la diffusione della notizia della morte di Giacomo Losi, storico capitano della Roma, e poche ore prima di assumere l’incarico di coordinatore tecnico del settore giovanile della Lucchese, mister Massimo Morgia, "secondo" di Walter Alfredo Novellino nelle due stagioni in cui quest’ultimo ha guidato il Livorno (2010/2011 e 2011/2012), ha voluto ricordare l’ex calciatore e allenatore, nato a Soncino il 10 settembre 1935, con un post sul proprio profilo Facebook, che recita nel modo seguente:

Giacomo Losi “Core de Roma”

Grande prima come giocatore poi da allenatore

Mi ha fatto esordire a 18 anni alla Tevere Roma trasformandomi da mediano a Stopper

A lui devo praticamente la mia carriera.

Ma lo ricordo soprattutto per gli insegnamenti di vita, per la sua integrità morale e l’umiltà.

Grazie di tutto Mister, fai buon viaggio

E, intervenendo in esclusiva ai microfoni di Amaranta, ha affermato quanto segue: “C’è un episodio in particolare che mi lega a Giacomo Losi: una volta, andando con due miei amici a seguire gli allenamenti della Roma all’impianto del Tre Fontane quando avevamo ancora 13 o 14 anni, ci fermammo ad aspettare i calciatori che lasciavano l’allenamento e, avvicinandoci a Losi in maniera un po’ troppo brusca e vivace per chiedergli un autografo, suscitammo la sua reazione e ci invitò a comportarci in maniera un po’ più educata”.

“Di lì a pochissimi anni – ha proseguito Massimo Morgia - lo ebbi come allenatore alla Tevere Roma in serie D e gli raccontai questo episodio che, di fatto, mi portò a non chiedere più autografi a nessuno: a lui devo la trasformazione da mediano a stopper, che mi consentì di fare una buona carriera, e l’acquisizione di quell’antico modo di ragionare, finalizzato al mantenimento di un rapporto equilibrato tra l’interno (squadra, staff tecnico e società, ndr) e l’esterno (stampa e tifoseria, ndr); per quanto mi è stato e mi è possibile, ho sempre cercato e cerco tuttora di privilegiare la conservazione dei rapporti umani, che ritengo da sempre fondamentali”.